Attualmente in Italia il 43 per cento dei giovani è senza occupazione e senza alcuna speranza di potere trovare un lavoro, stabile o precario che sia. Secondo i dati dell’Istat il tasso di disoccupazione da febbraio a marzo è salito dello 0,2 per cento, l’occupazione in calo dello 0,3 per cento con 70 mila unità in meno, mentre il tasso di occupazione è sceso al 55,5 per cento, le persone in cerca di occupazione in aumento dell’1,6 per cento. Attualmente in Italia tre milioni e trecentomila esseri umani cercano uno straccio di lavoro! Come si può pensare al domani se questo presente sta andando giù a picco e non si riesce a superarlo per trovare una sponda sicura? Quanto vale l’ottimismo (o pseudo tale) del premier Matteo Renzi che inneggia alla vita? Ma quale vita per questi milioni di esseri umani senza occupazione di sorta, che già non riescono a vivere il presente?
Matteo Renzi ha “rottamato” pure l’Inno di Mameli: “Sì, siamo pronti alla vita e siamo pronti a dire benvenuti (…); è come se l’Italia abbracciasse il mondo e il mondo abbracciasse l’Italia (…). Oggi inizia il domani”, ha detto commosso ascoltando le note dalle fervidi voci dei “Piccoli cantori di Milano“. Commuoversi? Forse c’è da piangere vedendo in che stato si trova il Paese. Le parole? Ma certo, non costano nulla le parole e presto vengono dimenticate, mentre le condizioni di enorme difficoltà nelle quali versa l’intera collettività nazionale quelle no, non possono essere “cambiate” con le sole parole. Ma, tant’è…
Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, a conclusione della terribile giornata vissuta da Milano e dai milanesi, si è compiaciuto per l’operato delle forze dell’ordine. Giusto, giustissimo: poteva andare peggio, ma l’opera di prevenzione può vantare un consuntivo positivo? In termini di sicurezza, riteniamo di no: una decina d’arresti compiuti prima della devastazione della città crediamo non possano costituire un consuntivo lusinghiero. Si poteva fare di più? Non siamo in grado di valutare la capacità di previsione e di analisi degli eventi che possono effettuare i nostri Servizi. Ci si chiede anche se c’è ancora qualcuno che tenga d’occhio il terrorismo jihadista, che appare archiviato? Definire “imbecilli” coloro che hanno messo a soqquadro Milano, nel giorno dell’inaugurazione dell’Expo, è riduttivo e superficiale e non corrisponde alla realtà dei fatti.
Come dare torto alla Camusso quando afferma “C’é solo la propaganda di chi continua a dire che con un decreto si crea occupazione”? Ma anche queste sono soltanto parole che non capovolgono lo stato delle cose: dove sono le azioni concrete che riescano a mettere un freno a quanto sta accadendo? Alla fine, anche le nostre sono solo parole. Parole che resteranno isolate se la collettività – soprattutto quella che ha preferito starsene alla finestra, e non andare a votare – non prende consapevolezza delle proprie responsabilità. E si decida ad agire, uscendo dal letargo in cui si è cacciata.
Andiamo incontro all’estate, ma ora, fuori e dentro casa, sta piovendo e si annuncia tempesta: non tutti hanno un ombrello o dove ripararsi. Renzi sa dove sta portando la barca-Italia?